Comunicare è condivisione

Social networks II


Metodi e strumenti per la consulenza agricola


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Durata dell'unità didattica: 00:38:55

Sommario

In questa lezione:

  • La comunicazione attraverso i social
  • Contenuti e relazioni
  • Influencer
  • I social e le organizzazioni
  • Le 6 fasi del social media plan

 

Obiettivo formativo: 

  • acquisire le competenze per gestire in modo professionale i Social Networks e le relative tecniche di comunicazione più efficaci da adottare

Comunicare con i propri clienti

 

Comunicare attraverso i Social per 

  • rafforzare il proprio brand ed incrementare la percezione di valore dei propri prodotti e/o servizi
  • tastare costantemente il polso della propria Brand Reputation.

 

Per un uso professionale dei Social è opportuno di avvalersi di consulenti esperti in web marketing

 

Comunicare attraverso i canali social richiede impegno, cura nelle risposte, presenza costante e tempo e denaro da investire

I Social per il consulente agricolo

 

Conoscenze da acquisire

  • metodologie per la visibilità della propria attività
  • costruzione di una rete con i clienti

 

Attenzione!

  • alla qualità e rilevanza dei contenuti da condividere
  • alle dinamiche e alle modalità di diffusione
  • a comprendere correttamente il concetto di "influenza"
  • a governare i nuovi strumenti senza essere sopraffatti

Contenuto vs relazione

Contenuti e relazioni viaggiano insieme, ma non sono la stessa cosa e vanno distinti

 

Social Network = rete di relazioni

Social Media = contenuti che transitano sulle reti sociali

 

Livelli strategici da distinguere e armonizzare:

  • selezione e diffusione dei contenuti
  • sviluppo della rete di relazioni 

Il ruolo degli "influencer"

 

Rispetto ai mezzi di comunicazione tradizionali ora il rapporto tra comunicatori e destinatari è diretto e paritario

 

Ogni contenuto diffuso in rete è soggetto a commento, condivisione, valutazione.

 

Come gestire la comunicazione utilizzando i nuovi ed i vecchi media?

  • Le informazioni nella rete si concentrano in nodi (hub) in cui operano gli "influencer".
  • I comunicatori possono utilizzarli per diffondere più rapidamente una informazione. 
  • Gli influencer sono mediatori dell'informazione e spesso hanno anche una organizzazione editoriale.

Autovalutazione

I Social nelle organizzazioni pubbliche e private 

I fattori da considerare sono:

  • riconoscimento della necessità di un ascolto consapevole

  • rilevazione costante dei trending topics (temi di tendenza)

  • attività frequente di lettura e analisi generica delle reazioni del pubblico

  • monitoraggio continuo e strutturato delle citazioni proprie e dei concorrenti

  • attività continua di reazione a quanto postato

  • analisi periodica e strutturata dei risultati ottenuti

  • allestimento degli indici di prestazione (KPI) per misurare i risultati

  • rilevazione costante degli hub principali (influencer)

  • sviluppo di sistemi di alert per cogliere crisi e opportunità

  • combinazione dei dati rilevati dai social con altri dati di origine interna

Gli stadi evolutivi delle organizzazioni

IMMATURAIN PROGRESS
prevale la comunicazione attiva e diretta analisi periodica base del Piano editoriale
contenuti analoghi a quelli diffusi nei media tradizionali interazione continua
scarsa interazione con gli utentimisurazione dei risultati
i temi di tendenza vengono decisi internamente e non rilevati in rete gestione degli alert
comunicazione autoreferenzialeselezione degli influencer
non si effettuano analisi e monitoraggi diffusione delle competenze e dei compiti
scarsa attenzione agli influencer attenzione alla customert satisfaction
concentrazione delle competenze in poche personeintegrazione nel sistema informativo aziendale

Il Social Media Plan

 

Un Piano di Social Media Marketing è la sintesi di tutte le azioni che si intendono intraprendere e degli obiettivi che si vogliono raggiungere per la propria attività tramite l'utilizzo dei Social Network

 

Contenuti

  • verifica degli account
  • obiettivi specifici
  • strumenti

 

Il Piano come guida e come strumento di valutazione

Autovalutazione

1. Definire gli obiettivi

Individua obiettivi in linea con quelli strategici del marketing aziendale

 

Se la strategia sui social è efficace, gli utenti acquisteranno i prodotti/servizi aziendali

 

Concentrarsi su alcuni obiettivi come

  • numero di nuovi clienti
  • opinioni ricevute
  • volume di traffico sul sito

 

Perseguire obiettivi SMART, ovvero specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e con un limite di tempo ben definito.

 

Misurare i risultati attesi per valutare i progressi

2. Verificare i risultati

Valuta i risultati conseguiti nei Social prima dell'avvio del Piano

 

Analizzare:

  • tipologie di utenti
  • piattaforme utilizzate

Successivamente ci si confronta con le attività social della concorrenza

 

Al termine si può valutare quali sono gli account più utili identificando quelli inefficaci o addirittura fraudolenti

 

Ogni profilo social deve avere una specifica "mission" (scopo) coerente con le caratteristiche degli utenti che lo frequentano

3. Organizzare gli account

Scegli i Social adeguati per il raggiungimento degli obiettivi

 

Macro tipologie di approccio comunicativo

  1. Conversazione

  2. Distribuzione

a loro volta suddivise in focalizzata/defocalizzata

Conversazione focalizzata: per un pubblico di nicchia che predilige la conversazione su specifici argomenti.

Conversazione defocalizzata: la conversazione tratta di argomenti vasti e diversi.

Distribuzione focalizzata: si basa sulla fruizione di media molto specifici.

Distribuzione defocalizzata: pubblico di riferimento ampio e poco propenso alla discussione.

Autovalutazione

4. Leader e concorrenti

Prendi ispirazione dai leader di settore, dai concorrenti e dai clienti

 

Patrimonio di conoscenze già disponibile per

  • capire i contenuti più interessanti per gli utenti
  • distinguersi dagli altri competitori
  • valutare lo stile e le abitudini degli utenti
  • imparare le tecniche e le strategie avanzate dai leader 

5. Contenuti e tempistica

Crea un piano dei contenuti e un calendario editoriale

 

Il Piano di Social Marketing dovrebbe includere:

  • piano di marketing dei contenuti

    • contenuti

    • frequenza

    • destinatari

    • creatori dei contenuti

    • promozione

  • calendario editoriale

    • programmazione date e orari

    • dettaglio per singolo profilo

 

Regola dei terzi

  • promozione/condivisione/interazione
Esempio di calendario editoriale

Caso esemplificativo

Creare un Piano per una azienda vitivinicola

 

Fasi

  • scegliere i social media
  • pianificare i contenuti
  • individuare gli obiettivi
  • cosa postare

 

Il Piano va impostato come "viaggio all'interno dell'azienda"

6. Valutazione

Verifica, valuta e adatta il Piano di social media marketing

 

Azioni

  • verificare continuamente le attività nei Social
  • controllare gli accessi e la provenienza degli utenti

 

I risultati servono per adeguare il Piano di Marketing Social

 

I sondaggi sono uno strumento utile per

  • chiedere una valutazione dei contenuti agli utenti social
  • chiedere ai clienti se il social ha influito sui loro acquisti

Il Piano di Marketing sui Social Media è uno strumento flessibile da aggiornare costantemente

  • per considerare nuovi Social
  • per aggiungere o modificare gli obiettivi
  • per ampliare la platea degli utenti

Autovalutazione

Approfondimenti

Risultati

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Autore

Metodi e strumenti per la consulenza agricola

Consulente di direzione, auditor e formatore senior

 

Riferimenti e collaborazioni

Questa unità didattica è stata sviluppata all'interno del progetto formativo pilota realizzato dal Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del CREA, nell'ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale 2014-2020 (scheda progetto 25.1).

 

Responsabile scheda 25.1 - Il sistema della conoscenza e dell'innovazione per l'agroalimentare italiano

  • Anna Vagnozzi (coordinamento attività progettuali)


Referenti attività 2.1 - Strumenti conoscitivi e di formazione

  • Andrea Arzeni e Andrea Bonfiglio (revisione e pubblicazione dei contenuti multimediali) 

 

La progettazione del percorso formativo è stata sviluppata in collaborazione con Veneto Agricoltura che ha  pianificato le tematiche e strutturato le lezioni.

Eulab Consulting S.r.L. ha organizzato i contenuti formativi di questa unità didattica che sono stati sviluppati dall'autore della lezione.

Credits

Rur@Lab
Versione 3.0
Copyright © CREA 2017-2020
Rur@Lab è un programma per la creazione di unità didattiche multimediali per il web al servizio di formatori (scheda attività CREA 25.1) realizzato nell'ambito della Rete Rurale Nazionale (RRN) 2014-2020
La RRN è gestita dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
La RRN è il programma con cui l'Italia partecipa al più ampio progetto europeo (Rete Rurale Europea) che accompagna e integra tutte le attività legate allo sviluppo delle aree rurali per il periodo 2014-2020
Rur@Lab è un programma realizzato da Andrea Bonfiglio presso il Centro Politiche e Bioeconomia - Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'analisi dell'Economia Agraria (CREA)