Il controllo ed il monitoraggio delle attività

 


Manuela Tortese


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Durata dell'unità didattica: 00:28:34

Sommario

In questa lezione:

  • Il monitoraggio delle attività
  • Valutare uno scostamento
  • Stato di Avanzamento
  • Reportistica

 

Obiettivo formativo: 

  • approfondire l'attività di monitoraggio delle risorse al fine di rispettare i requisiti del progetto nell'arco di tempo predefinito

Monitoraggio e valutazione

Il Monitoraggio e la Valutazione, anche se distinte, sono due attività direttamente correlate e fondamentali per portare a termine in modo efficace ed efficiente un progetto

MONITORAGGIO

consiste nella rilevazione e registrazione sistematica delle fasi di un processo allo scopo di confrontare lo svolgimento reale, in un dato periodo, con quanto inizialmente prestabilito

VALUTAZIONE

esprime un giudizio sul valore di un progetto in relazione a criteri e regole prestabiliti. Il giudizio riguarda principalmente i bisogni ai quali il progetto deve rispondere e gli effetti prodotti dal progetto stesso

Il monitoraggio

Il monitoraggio è un procedimento continuo di raccolta di dati e informazioni sull'andamento del progetto, che deve effettuarsi per tutta la sua durata

 

Il monitoraggio fornisce:

  1. il quadro dello stato del progetto in un dato momento

  2. dati ed informazioni utili per la valutazione del progetto

 

Ambiti

  • attività
  • prodotti e risultati
  • tempi e costi

Quesiti a cui risponde

  • A quale fase del progetto siamo arrivati?
  • Quante azioni sono state realizzate?
  • Quali sono gli esiti?
  • Quanto è stato speso finora?
  • Quali entrate finora?

 

Scostamenti = differenze tra realizzato e pianificato

 

In fase di pianificazione vanno definiti

  • gli aspetti da monitorare
  • le informazioni da raccogliere
  • gli strumenti, i tempi e le modalità di rilevazione
  • chi farà il monitoraggio

Le tipologie

 

 

 

Il monitoraggio è lo strumento di supporto alle decisioni dello staff nel corso dello svolgimento del progetto

 

Tipologie

  • monitoraggio finanziario
    • andamento entrate ed uscite e loro scostamenti
  • monitoraggio fisico
    • stato di avanzamento dei prodotti/servizi da realizzare

Autovalutazione

La fasi

È essenziale che il monitoraggio preveda tre momenti (aspetti) fondamentali

  • costante revisione del progetto

  • ri-pianificazione

  • sistema di reportistica (reporting)

 

 

I dati raccolti sono funzionali al monitoraggio quando

  • sono organizzati in maniera analitica
  • sono di supporto al processo decisionale

La fase di attuazione del progetto è un processo di apprendimento virtuoso attraverso il quale lo staff impara da quanto sta realizzando e lo adegua alle difficoltà e/o necessità che si presentano in corso d'opera

Gli indicatori

Le informazioni da raccogliere sono espresse da un sistema di indicatori, sia quantitativi che qualitativi, che rappresentano in modo sintetico l'andamento del progetto

Caratteristiche degli indicatori chiave di prestazione (KPI)

  • pertinenti con il fenomeno che si intende osservare

  • semplici e di facile comprensione

  • in numero limitato

  • disaggregati per genere

  • che forniscano dati confrontabili con altri progetti o esperienze simili

  • corredati di adeguate scale di misurazione

 

Tipologia di indicatori

  • finanziari
  • di realizzazione
  • di risultato o di efficacia
  • di impatto

Le aree di focalizzazione

Un monitoraggio costante permette di intervenire tempestivamente con azioni correttive in caso di criticità

 

Aree da monitorare

  • rischi

  • scopo

  • qualità

  • performance del team

  • tempi

  • budget

 

Se il committente aggiunge nuove richieste

  • valutare attentamente la modifica al progetto
  • mantenere scopo, budget e tempi sotto controllo
  • prendere in considerazione le effettive necessità

Sistema di gestione delle modifiche

  • richiesta
  • analisi
  • approvazione
  • registrazione
    • richiedente/urgenza/descrizione/motivo/azione/impatto

Autovalutazione

Analisi degli scostamenti (Gap Analysis)

Valutare uno scostamento è un'attività caratteristica del monitoraggio e controllo di un progetto

 

Fasi

  • stabilire un riferimento in base al quale calcolare gli scostamenti

  • confrontare lo stato degli indicatori con la corrispondente baseline

  • attuare le misure correttive o preventive necessarie

!

Prima di intervenire assicurarsi che la variazione rilevata sia reale perché le stime effettuate in fase di pianificazione possono essere imprecise ed anche l misurazione di una situazione reale è soggetta ad errori

 

Valutare gli scostamenti

Quesiti per valutare l'affidabilità di uno scostamento

 

  1. La baseline è stata definita correttamente?

  2. La variazione rilevata è significativa?

  3. Esistono soluzioni praticabili?

 

Gli scostamenti possono evidenziare problemi ma anche opportunità da cogliere per migliorare l'efiicacia del progetto

Stati di avanzamento

Per essere in linea con quanto pianificato e guidare il Team occorre misurare continuamente gli avanzamenti

 

Riunioni periodiche

  • ogni due settimane
  • attività completate e da completare
  • partecipano max 5/6 persone (compreso il coordinatore) coinvolte nelle attività da discutere
  • documentazione aggiornata da inviare preventivamente
  • seguire ordine del giorno

 

Esempio di cronoprogramma delle attività

La reportistica (Reporting)

Scopo

  • informare gli attori-chiave
  • fornire una documentazione formale

  • documentare tutti i cambiamenti

  • garantire la trasparenza del progetto

Il report sullo stato di un progetto fornisce una costante segnalazione delle aree di miglioramento su cui concentrare l'attenzione

 

Vantaggi

  • mantiene l'attenzione focalizzata sul team di progetto

  • fissa un ritmo nello scandire l'analisi del progetto su base regolare

  • facilita la comunicazione tra il team di progetto e gli altri stakeholders

  • assicura e rassicura che tutti gli aspetti di un progetto sono sotto controllo

Contenuti e modalità

Aspetti base

 

  • il format
    • come le informazioni vengono presentate
  • le metriche
    • quali sono le modalità di misurazione
  • la frequenza
    • qual è la periodicità di rilevazione
  • le responsabilità
    • quali meccanismi per le azioni correttive

Format

Informazioni chiave

  • intestazione
    • messaggi chiave che invogliano alla lettura

  • stato complessivo

    •  risultati del progetto con colori e grafici
  • progressi 
    • attività realizzate e da fare
  • problematiche 
    • criticità , interventi correttivi e responsabilità nell'attuare le correzioni

  • rischi

    • rischi emersi, azioni intraprese e responsabilità

  • situazione finanziaria

    • risultati in termini di ricavi e di stime per il completamento delle attività

Metriche

Le metriche di progetto costituiscono l'ingrediente principale del report e devono essere concordate e definite nel Piano della Comunicazione prima che il progetto parta

 

Confrontano i valori correnti con quelli pianificati in termini di 

 

  • tempistiche
  • impegno
  • costi
  • ambito
  • rischi

Frequenza

Una periodicità costante del report viene percepita dagli stakeholders e dal team di progetto, come un appuntamento fisso per discutere lo stato di avanzamento lavori e per trovare soluzioni ai problemi ed assegnare le responsabilità attuative

 

Caratteristiche del report periodico

  • settimanale o quindicinale 
  • inviato prima degli incontri
  • funzionale al processo decisionale 
  • con eventuali approfondimenti meno frequenti  

Responsabilità

Il report deve evidenziare i ruoli che si devono attivare per svolgere le azioni correttive e proporre interventi fattibili

 

Il report non serve solo per informare ma anche come guida di incontri di approfondimento per

  • raccogliere e consolidare le informazioni
  • decidere le attività da effettuare
  • assegnare le responsabilità

I vantaggi del monitoraggio

 

I 6 vantaggi del monitoraggio di un progetto

 

  1. allinea i progressi al piano

  2. coinvolgimento delle parti interessate

  3. soddisfazione del cliente

  4. motivazione del team e responsabilità

  5. gestione dei fornitori esterni

  6. apprendimento e miglioramento continui

Autovalutazione

Approfondimenti

Risultati

Rispondi a tutti i quesiti e guarda i risultati in questa pagina

Autore

Manuela Tortese

Consulente di direzione, auditor e formatore senior

 

Riferimenti e collaborazioni

Questa unità didattica è stata sviluppata all'interno del progetto formativo pilota realizzato dal Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del CREA, nell'ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale 2014-2020 (scheda progetto 25.1).

 

Responsabile scheda 25.1 - Il sistema della conoscenza e dell'innovazione per l'agroalimentare italiano

  • Anna Vagnozzi (coordinamento attività progettuali)


Referenti attività 2.1 - Strumenti conoscitivi e di formazione

  • Andrea Arzeni e Andrea Bonfiglio (revisione e pubblicazione dei contenuti multimediali) 

 

La progettazione del percorso formativo è stata sviluppata in collaborazione con Veneto Agricoltura che ha  pianificato le tematiche e strutturato le lezioni.

Eulab Consulting S.r.L. ha organizzato i contenuti formativi di questa unità didattica che sono stati sviluppati dall'autore della lezione.

Credits

Rur@Lab
Versione 3.0
Copyright © CREA 2017-2020
Rur@Lab è un programma per la creazione di unità didattiche multimediali per il web al servizio di formatori (scheda attività CREA 25.1) realizzato nell'ambito della Rete Rurale Nazionale (RRN) 2014-2020
La RRN è gestita dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
La RRN è il programma con cui l'Italia partecipa al più ampio progetto europeo (Rete Rurale Europea) che accompagna e integra tutte le attività legate allo sviluppo delle aree rurali per il periodo 2014-2020
Rur@Lab è un programma realizzato da Andrea Bonfiglio presso il Centro Politiche e Bioeconomia - Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'analisi dell'Economia Agraria (CREA)