Colture erbacee ed arboree
Concimazione e irrigazione
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Durata dell'unità didattica: 00:27:33
Sommario
In questa lezione:
Obiettivo formativo:
Fertilizzazione a tasso variabile
Con l'AdP si possono adottare diverse metodologie di fertilizzazione, quali ad esempio:
quantificare le asportazioni degli elementi nutritivi dal suolo attraverso la mappatura delle produzioni delle colture dell'anno precedente
utilizzare metodi rapidi di mappatura del suolo di proprietà correlate ad elementi della fertilità
monitorare lo stato nutrizionale della coltura durante il corso della stagione attraverso sensori prossimali o remoti
Mappa di prescrizione
Obiettivo:
Modalità:
telerilevamento e fotogrammetria o sensori prossimali
Analisi:
indici vegetativi (es. NDVI) in grado di riconoscere la risposta della pianta alla luce solare
Finalità:
valutazione dello stato di salute e sviluppo di una coltura
L’indice di vegetazione NDVI descrive il livello di vigoria della coltura. L’interpretazione del valore assoluto dell’NDVI è altamente informativa, poiché permette di riconoscere immediatamente le zone dell’appezzamento che presentano problemi di sviluppo
Monitoraggio della coltura
Obiettivo:
Modalità:
rilevazione di informazioni sulla variabilità spaziale della biomassa, strettamente correlata con il LAI ( Leaf Area Index, indice di area fogliare ) e con il livello di nutrizione azotata
Autovalutazione
Spandiconcime
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Telerilevamento
Acquisizione di immagini multispettrali a diverse lunghezze d'onda, di un'area più o meno ampia a seconda dell'altezza alla quale è posta la fotocamera:
risoluzione altissima che rende possibile identificare ogni singola pianta
alta risoluzione per monitorare ampie zone di territorio
Le immagini permettono, una volta elaborate e opportunamente georeferenziate, di valutare lo stato di una coltura e di creare mappe di prescrizione
Controllo della dose distribuita
Le tecnologie sfruttano il protocollo di comunicazione ISOBUS che consente all'operatore, con un solo display in cabina, di controllare sia le funzioni della trattrice sia quelle dello spandiconcime
Altri vantaggi
capacità di registrare tutti i dati operativi dell'attrezzo
gestire la dose variabile da distribuire
chiudere o ridurre la larghezza di lavoro in caso di sovrapposizioni o di zone in cui non è necessario distribuire il prodotto
L'attuatore, elettrico o idraulico, è l'elemento che consente al sistema di variare la quantità di prodotto da distribuire in un determinato punto del campo
Autovalutazione
Irrigazione a rateo variabile (VRI)
Obiettivo
Vantaggi
mira a condizioni favorevoli di contenuto idrico (assenza di stress), o situazioni di deficit idrico controllato, in ogni posizione dell'appezzamento
limita la comparsa di fenomeni di percolazione, tipicamente nelle zone a granulometria più grossolana, con importanti ricadute sul livello di dilavamento, soprattutto, azotato
Mappe di variabilità
Requisiti fondamentali per la VRI
Fonti informative
mappe satellitari
immagini multi-spettrali satellitari
mappe delle produzioni
correlabili alla diversa disponibilità idrica e/o nutrizionale nell'appezzamento
mappe delle proprietà geo-elettriche del terreno
ottenute da sensori resistivi o sensori di prossimità ad induzione elettromagnetica
Irrigazione di precisione
Tipologie
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Rateo variabile (VRI) per aspersione
Tipologie
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Autovalutazione
Esempio applicazione Pivot VRI
Fasi di progettazione e realizzazione della VRI:
Microirrigazione sito-specifica
Obiettivo:
Modalità:
Su terreni
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Progetti di impianti di micro-irrigazione convenzionale
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Progettazione sistema irriguo
Fasi:
analisi esigenze dell’azienda agricola
definizione obiettivi prefissati
scelta del mix di tecnologie
programmazione delle risorse
definizione delle modalità esecutive
Autovalutazione
Approfondimenti
Pubblicazioni e documenti
Siti e altri riferimenti on-line
Domenico De Luca
Agrotecnico - consulente libero professionista
Membro del Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati
Riferimenti e collaborazioni
Questa unità didattica è stata sviluppata all'interno del progetto formativo pilota realizzato dal Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del CREA, nell'ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale 2014-2020 (scheda progetto 25.1).
Responsabile scheda 25.1 - Il sistema della conoscenza e dell'innovazione per l'agroalimentare italiano
Referenti attività 2.1 - Strumenti conoscitivi e di formazione
La progettazione del percorso formativo è stata sviluppata in collaborazione con Veneto Agricoltura che ha pianificato le tematiche e strutturato le lezioni
Eulab Consulting S.r.L. ha organizzato i contenuti formativi di questa unità didattica che sono stati sviluppati dall'autore indicato in fondo all'UD