Colture erbacee ed arboree
Lavorazioni del terreno e semina
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Durata dell'unità didattica: 00:21:06
Sommario
In questa lezione:
Obiettivo formativo:
Conoscere la variabilità
Le lavorazioni del terreno, hanno come scopo quello di creare l’ambiente più favorevole possibile per lo sviluppo della coltura dalle prime fasi sino alla raccolta. La semplificazione degli interventi consente di ridurre i costi di produzione.
L'AdP mira alla massima efficienza delle operazioni colturali attraverso il controllo della densità di semina. Altri fattori possono essere variati in tempo reale, come la profondità di deposizione del seme e il controllo dell'uniformità di deposizione.
L'AdP agisce anche sulle lavorazioni del terreno, migliorando la sostenibilità e l'economicità delle operazioni di livellamento, spianamento e drenaggio.
Guida assistita
Vantaggi
I sistemi di guida nelle lavorazioni del terreno sono elementi efficaci e spesso indispensabili per attuare la tecnica del traffico controllato e dello strip tillage
Controlled Traffic Farming (CTF)
La gestione del traffico, Controlled Traffic Farming (CTF), viene realizzata separando la superficie destinata alla coltivazione da quella delle linee di transito per consentire di effettuare le operazioni colturali senza compromettere la produttività della coltivazione.
I sistemi di guida semi-automatica nella configurazione RTK permettono all'operatore di ripercorrere il medesimo "tracciato in campo" con un margine di errore di 2-3 cm.
Autovalutazione
Strip Tillage
Lo strip tillage permette di concentrare le lavorazioni esclusivamente su “strisce” di terreno per prevenire i fenomeni erosivi, preservare l'umidità del suolo nell'interfila e favorire un veloce riscaldamento del terreno nella fascia lavorata
L’esigenza di ripercorrere a distanza di tempo la striscia lavorata al momento della semina o di un secondo intervento di affinamento, rende particolarmente vantaggioso l’impiego di sistemi di guida semiautomatica in configurazione RTK.
Operare una corretta deposizione della semente al centro della "striscia lavorata" è un aspetto molto importante che, se non adeguatamente garantito, può incidere negativamente sull'omogeneità dell'emergenza e sullo sviluppo radicale della pianta.
Lavorazioni a profondità variabile
La variazione della profondità di lavoro anche di pochi centimetri permette di ottenere una forte riduzione degli input economici, energetici e di tempo.
Lavorazione nelle zone caratterizzate da elevata densità apparente o da evidente suola di lavorazione.
Modalità: rilievi con penetrometri ed elaborazione mappa di prescrizione. | Una gestione sito-specifica delle tecniche di lavorazione del terreno, può essere attuata sia mediante Variable Rate Application (VRA) basata su mappe di prescrizione oppure sfruttando le informazioni raccolte da sensori VRA.
Alcuni indicatori di variabilità:
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Autovalutazione
Profondità e quantità di residui colturali
La determinazione della profondità di lavoro dipende da:
Una lavorazione del terreno a profondità variabile basata su mappe quindi può essere programmata mettendo in relazione la quantità di residui colturali con il volume dello strato lavorato e, di conseguenza, con la profondità di lavoro.
Lavorazioni basate su sensori
Obiettivo:
Tipologie di monitoraggio:
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Legenda a) Laser scanner 3D b) Lidar c) Fotogrammetria |
Semina di precisione: densità
Obiettivi semina di precisione:
Parametri di scelta della densità di semina ottimale:
Autovalutazione
Semina di precisione: profondità
Variazione della profondità
Fattori connessi alla profondità del seme:
Semina di precisione: uniformità
Variazione del tipo di seme
Controllo uniformità di deposizione
ottimizza l'operazione di deposizione, minimizzando il numero di fallanze e le doppie deposizioni
attuato variando la posizione del selettore con l'attuatore elettrico
Terreni: regimazione delle acque
Il modello digitale del terreno (DTM), con risoluzione di cella nell'ordine di 1 m, può fornire un utile supporto per una corretta regimazione delle acque in un contesto agricolo, rappresentando in dettaglio le potenziali direzioni di deflusso superficiale.
L'elaborazione dal DTM dell'indice RPII (Relative Path Impact Index) consente di mappare le aree soggette a fenomeni erosivi e potenzialmente può essere impiegato per programmare interventi finalizzati alla loro mitigazione (es. scoline di drenaggio lungo le strade agricole).
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Nella figura vengono evidenziati, con frecce, i tratti di strada interessati da erosione |
Terreni: movimentazione
In agricoltura, è stato impiegato il GPS per il calcolo delle quote e dalle informazioni da esso ricavate è stato possibile attuare degli scenari progettuali
L'impiego di laser scanner portatili o montati su droni potrebbe offrire dei notevoli vantaggi in termini operativi, ad es.:
Tali informazioni potrebbero essere di supporto per interventi di livellazione dei terreni e/o per la progettazione di aree terrazzate. | |
Nella figura si possono facilmente individuare le scoline, indicate con le frecce azzurre. Legenda: a) fotografia; b) ombre Lidar |
Autovalutazione
Approfondimenti
Pubblicazioni e documenti
Siti e altri riferimenti on-line
Domenico De Luca
Agrotecnico - consulente libero professionista
Membro del Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati
Riferimenti e collaborazioni
Questa unità didattica è stata sviluppata all'interno del progetto formativo pilota realizzato dal Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del CREA, nell'ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale 2014-2020 (scheda progetto 25.1).
Responsabile scheda 25.1 - Il sistema della conoscenza e dell'innovazione per l'agroalimentare italiano
Referenti attività 2.1 - Strumenti conoscitivi e di formazione
La progettazione del percorso formativo è stata sviluppata in collaborazione con Veneto Agricoltura che ha pianificato le tematiche e strutturato le lezioni
Eulab Consulting S.r.L. ha organizzato i contenuti formativi di questa unità didattica che sono stati sviluppati dall'autore indicato in fondo all'UD