Colture erbacee ed arboree

Telerilevamento e sensori


Domenico De Luca


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Durata dell'unità didattica: 00:25:33

Sommario

In questa lezione:

  • l'utilizzo dei sensori e del telerilevamento
  • la piattaforma SAPR
  • la raccolta e l'impiego dei dati

 

Obiettivo formativo: 

  • acquisire conoscenze sull'agricoltura di precisione e le nozioni per ottimizzare le attività con l'utilizzo del telerilevamento e dei sensori

Variabilità spaziale e temporale

 

L'Agricoltura di Precisione si pone come obiettivo la comprensione della variabilità spaziale e temporale e della modulazione degli interventi per ottimizzare i risultati del processo produttivo in termini economici e/o ambientali.

 

Ottimizzare l'efficienza significa utilizzare meno risorse per ottenere lo stesso risultato, od uno migliore a parità di utilizzo di input

Il ciclo delle operazioni

Le principali operazioni dell’AdP da eseguire annualmente:

 

  • rilievo dei confini
  • mappatura del terreno
  • guida automatica
  • concimazione a rateo variabile
  • semina rateo variabile
  • irrorazione variabile
  • irrigazione di precisione
  • mappatura della raccolta

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Il telerilevamento

Insieme delle tecniche che permettono di rilevare, da una certa distanza, le proprietà fisiche o chimiche di un materiale.

 

Nel caso dell’AdP il materiale oggetto del rilievo è costituito dai tessuti vegetali delle colture agrarie e dal suolo, nonché dalla loro combinazione.

 

Tutte le diverse tecniche di telerilevamento adoperate per analizzare la variabilità spaziale e temporale sono garantite attraverso l'uso di sensori.

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I sensori per il telerilevamento

Le tecniche di telerilevamento si avvalgono dell’uso di sensori che consentono a diverse distanze di rilevare le caratteristiche degli elementi da esplorare.

In base alle distanze di rilevamento, i sensori vengono definiti:

 

  • prossimali
    • a bordo di macchine agricole
  • aerotrasportati
    • a bordo di aerei, o più frequentemente da droni, cioè sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (SAPR) 
  • satellitari
    • in orbita su piattaforme satellitari

Le informazioni raccolte dai sensori

Informazioni georiferite:

  • acquisizione di dati pun­tuali e/o spaziali (immagini) per l'analisi dello stato fisiolo­gico delle colture ai fini della corretta applicazione delle diverse pratiche colturali e quindi della loro gestione

Sensori ottici multispettrali o termici

  • risposta spettrale delle colture in termini di riflettanza ed emissività, come ad esempio il contenuto di clorofilla o la presenza di condizioni di stress

Limiti applicativi

  • satelliti od aerei presentano una limitata versatilità, scarsa flessibilità operativa e ridotta risoluzione spaziale e temporale

 

I droni (SAPR - sistemi aerei a pilotaggio remoto) superano queste limitazioni

Piattaforme a controllo remoto: SAPR

  • sistemi di acquisizione di immagini iperspettrali
    • per descrivere con altissimo dettaglio la risposta spettrale specifica delle colture
  • sistemi LiDAR (Light Detection And Ranging)
    • forniscono una caratterizzazione tridimensionale ad estrema precisione, per valutazioni strutturali e di biomassa

 

Caratteristiche SAPR:

  • alta risoluzione spaziale a terra (centimetrica)

  • controllo altamente flessibile e tempestivo

 

Ideale nei sistemi agricoli di dimensioni medio-piccole e in comprensori aziendali caratterizzati da elevata frammentazione della superficie coltivata, o in condizioni di elevata eterogeneità degli appezzamenti (Matese et al., 2013).

Le principali applicazioni del telerilevamento ad altissima risoluzione realizzabile da piattaforma SAPR

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Sensori spettrali

Le applicazioni di telerilevamento sono principalmente basate su tecniche di spettroscopia, per la misura della radiazione elettromagnetica a diverse lunghezze d'onda

 

  • sensori multispettrali
    • sono comunemente usati non solo da istituzioni di ricerca ma anche aziende di servizi
  • sensori iperspettrali
    • risultano ancora molto costosi e difficili da gestire, per cui sono al momento utilizzati solo in contesti di ricerca

 

E' importante che il consulente conosca le differenze tra le diverse tecnologie e le possibili applicazioni sulle attività agricole al fine di poter consigliare la tecnologia adatta alle esigenze del cliente

(a) camera visibile RGB

(b) camera multispettrale

(c) camera iperspettrale

(d) spettro -radiometro a fibra ottica

(e) camera termica

(f) Lidar

 

Sensori termici, digitali e Lidar

I sensori nelle attività di telerilevamento:

 

  • termici

    • identificazione delle alterazioni termiche della superficie fogliare dovute a variazione fisiologiche indotte da condizioni di stress idrico

  • digitali

    • ricostruzione del territorio con modelli 3D

  • Lidar

    • rilevazione e la caratterizzazione geometrica della chioma delle piante e forniscono con estrema precisione informazioni correlate alla biomassa ed al LAI

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Sensori prossimali

Con il termine sensori prossimali si intende un insieme di tecnologie di misura, in cui il sensore è a diretto contatto con l'oggetto da misurare, il terreno o la coltura, oppure è ad una distanza minore di 2 m

 

Vantaggi

 

  • natura non invasiva

  • possibilità di ottenere in tempi rapidi e a costi relativamente bassi una gran quantità di dati

  • i dati possono essere georiferiti tramite l'uso di GNSS

  • la maggior parte dei sensori prossimali possono essere utilizzati con configurazioni mobili (on-the go), velocizzando notevolmente l’acquisizione dei dati

Svantaggi

 

  • i dati di output dei sensori sono influenzati da più fattori

    • per ottenere informazioni dirette su determinati parametri del suolo o della vegetazione sono spesso necessarie calibrazioni sito-specifiche.

Tipologie sensori prossimali

  • sensori di tomografia elettrica ed i georesistivimetri

    • per la determinazione dei valori di resistività elettrica apparente del suolo

  • sensori ad induzione elettromagnetica

    • per informazioni indirette su diverse proprietà fisiche del suolo, quali tessitura, contenuto idrico, salinità profondità del suolo, pietrosità e porosità

  • sensori basati sulla spettroradiometria

    • per il rilevamento dei suoli a fini agricoli

  • sensori per monitorare le caratteristiche della vegetazione

    • per la copertura vegetale, lo stato nutrizionale, l’efficienza del sistema fotosintetico e del processo di evapotraspirazione, lo stato idrico, la concentrazione di pigmenti secondari, lo stato fitosanitario, la risposta produttiva

L'utilizzo delle informazioni in azienda

I flussi di informazioni generati a livello operativo (quindi anche dai sensori) devono essere trasformati, combinati e consolidati prima di raggiungere l'ambito direttivo, per poi essere ulteriormente trattati e aggregati prima di ritornare ai livelli operativo o strategico.

 

Processi di trattamento dei dati per la produzione di informazioni orientate alla

  • sintesi strategica

    • destinate all'imprenditore per attività di pianificazione a lungo termine
  • sintesi operativa

    • destinate agli esecutori dei singoli processi di base (operai e trattoristi)

 

 

 

 

 

 

Approfondimenti

Risultati

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Autore

Domenico De Luca

Agrotecnico - consulente libero professionista

 

Membro del Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati

Riferimenti e collaborazioni

Questa unità didattica è stata sviluppata all'interno del progetto formativo pilota realizzato dal Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del CREA, nell'ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale 2014-2020 (scheda progetto 25.1).

 

Responsabile scheda 25.1 - Il sistema della conoscenza e dell'innovazione per l'agroalimentare italiano

  • Anna Vagnozzi (coordinamento attività progettuali)


Referenti attività 2.1 - Strumenti conoscitivi e di formazione

  • Andrea Arzeni e Andrea Bonfiglio (revisione e pubblicazione dei contenuti multimediali) 

 

La progettazione del percorso formativo è stata sviluppata in collaborazione con Veneto Agricoltura che ha  pianificato le tematiche e strutturato le lezioni

Eulab Consulting S.r.L. ha organizzato i contenuti formativi di questa unità didattica che sono stati sviluppati dall'autore indicato in fondo all'UD

Credits

Rur@Lab
Versione 3.0
Copyright © CREA 2017-2020
Rur@Lab è un programma per la creazione di unità didattiche multimediali per il web al servizio di formatori (scheda attività CREA 25.1) realizzato nell'ambito della Rete Rurale Nazionale (RRN) 2014-2020
La RRN è gestita dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
La RRN è il programma con cui l'Italia partecipa al più ampio progetto europeo (Rete Rurale Europea) che accompagna e integra tutte le attività legate allo sviluppo delle aree rurali per il periodo 2014-2020
Rur@Lab è un programma realizzato da Andrea Bonfiglio presso il Centro Politiche e Bioeconomia - Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'analisi dell'Economia Agraria (CREA)