Il contesto

Opportunità ed ostacoli


Angelo Frascarelli


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Durata dell'unità didattica: 00:35:34

Sommario

In questa Unità Didattica:

  • Vantaggi e svantaggi dell’AdP

  • L’AdP per l’agricoltura del futuro

  • L’AdP e l’agricoltura italiana

  • Il futuro dell’agricoltura e della Pac

  • Gli incentivi per l’agricoltura di precisione

 

Obiettivo formativo:

  • Comprendere gli impatti generali dell'AdP sul sistema aziendale e sul contesto macro-economico 

Vantaggi e svantaggi

Minori tempi di esecuzione

 

VANTAGGI ECONOMICI

 

 

Maggiore velocità e precisione delle operazioni

ê

riduzione dei tempi di esecuzione e delle sovrapposizioni

ê

minore incidenza costi ammortamenti per ettaro

ê

riduzione consumi di gasolio e lubrificanti

 

Riduzione dei tempi

ê

minore incidenza del costo della manodopera

ê

aumento della produttività del lavoro

Ottimizzazione degli spazi

 

VANTAGGI ECONOMICI

 

 

 

Riduzione delle sovrapposizioni e delle zone scoperte

ê

ottimizzazione degli spazi

ê

migliore efficienza nella distribuzione dei mezzi tecnici

 ê

riduzione dei consumi e aumento delle rese per ettaro

 

Aspetti ambientali

 

VANTAGGI
E
SVANTAGGI

 

Minori consumi di mezzi tecnici

ê

minore impatto ambientale

ê

adattamento e contrasto ai cambiamenti climatici

 

Minori costi e maggiori rese

ê

miglioramento produttività terreni marginali

ê

freno all'abbandono dell'agricoltura

 

Difficoltà ad applicare l'AdP nelle aree marginali 

 

 

Aspetti sociali

 

VANTAGGI

 

 

Guida automatica

ê

riduzione stanchezza e aumento sicurezza

ê

migliori condizioni di lavoro

 

Guida automatica

ê

possibilità di lavorare in condizioni difficili

e di impiegare operatori non specializzati

ê

estensione e flessibilità orario lavorativo

Aspetti sociali

 

SVANTAGGI

 

 

Tecnologie evolute

ê

capacità professionali adeguate

ê

inserimento di personale formato

 

Lo scarso ricambio generazionale

ostacola la diffusione dell'AdP

Autovalutazione

L'AdP nel futuro dell'agricoltura

 

Aumento della domanda mondiale

e produttività dell’agricoltura

 

Per nutrire il mondo nel 2050 -> +70% produzione:

  • cereali +43%, per alimentazione umana e bioenergie;
  • carni +75%, per domanda dei PVS.

 

Crescita della domanda di mangimi, biomasse, biomateriali, prodotti cosmetici e farmaceutici

 

Perdita superfici agricole:

  • aumento della desertificazione;
  • aumento della competitività per altri usi del suolo;
  • rallentamento dell’incremento della produttività;
  • perdita di competitività dei terreni più marginali e poveri.

Sostenibilità dell’agricoltura

 

 

La sostenibilità ambientale
dell’agricoltura
sfida per l’umanità

 

 

 

 

Perché l’agricoltura deve essere sostenibile?

  • Politiche territoriali più incisive
  • Bassa qualità del suolo
  • Fenomeni erosivi
  • Biodiversità in diminuzione
  • Inquinamento da nitrati
  • Emissioni di gas a effetto serra.

La nuova sfida dell’agricoltura

 

 

Intensificazione sostenibile

 

 

Produrre di più in maniera più sostenibile

 

Sfide da affrontare:

  • contrastare la riduzione del sostegno comunitario;
  • contrastare l’aumento dei costi di produzione;
  • contrastare la volatilità dei prezzi;
  • aumentare la sostenibilità;
  • aumentare la produttività.

 

INNOVARE

 

intensificazione sostenibile e innovazione

Intensificazione sostenibile

  • produttività e gestione sostenibile dei terreni

 

  • “più conoscenza per ettaro”

 

  • gestione ad alto contenuto di conoscenza per il minor impatto ambientale

Intensificazione sostenibile e l'AdP

Strumento perl'intensificazione sostenibile della produzione agricola ma fatica a diffondersi:

  • comprenderne i reali benefici;
  • scarse conoscenze da parte degli operatori;
  • in Italia diffusione lenta.

 

La ricerca agronomica si sta focalizzando sullo sviluppo di sistemi per l’AdP.

Autovalutazione

La diffusione nel Mondo e in Italia

Diffusione delle tecnologie AdP negli USA

USA

  • maggiore utilizzatore
    • livello base: 60%
    • livello intermedio: 35%
    • livello avanzato: 12,3%

Paesi in via di sviluppo

  • rapido aumento in Brasile, Argentina, India, Malesia

Cina

  • diventerà il maggiore utilizzatore mondiale di AdP

Europa

  • nella parte Nord-occidentale, il maggior utilizzo

Italia

  • non supera l’1% della SAU
  • raggiungere almeno il 10% entro il 2021

L’AdP non si adatta all’agricoltura italiana?

L’AdP offre maggiori vantaggi alle aziende piccole e frammentate:

 

  • i maggiori vantaggi si ottengono negli appezzamenti piccoli e irregolari, dove le sovrapposizioni nella operazioni colturali sono elevatissime;

 

  • l’AdP basa i suoi vantaggi sulla variabilità dei terreni e del clima; tali condizioni si registrano proprio nell’agricoltura italiana.

L’AdP non si adatta alle produzioni di qualità?

L’AdP offre maggiori vantaggi alle produzioni di qualità:

 

  • la tracciabilità e rintracciabilità è fondamentale per le produzioni di qualità;

 

  • l’AdP consente la gestione dei dati e delle informazioni da trasferire alle altre componenti della filiera agroalimentare e ai consumatori.

Il futuro dell’agricoltura e della Pac

Una PAC più Smart

Smart vuol dire

  • intelligente, veloce, furba, sveglia
  • sostenibile
  • rispondente alle aspettative dei cittadini
  • alimenti sicuri, di qualità, nutrienti, diversificati e a prezzi accessibili
  • resiliente

 

La PAC diventa smart

  • per evolvere mantenendo l'orientamento al mercato ed il sostegno al modello di agricoltura dell’UE
  • per affrontare le cause alla radice delle migrazioni verso l’UE.

I vantaggi di un’agricoltura smart

L’agricoltura smart necessità dell’AdP

Le difficoltà nell’introduzione dell’AdP

Resistenza ad investire risorse economiche, senza sapere se la tecnologia fornirà un profitto, malgrado i benefici economici sono stati dimostrati, a partire dalle forme più semplici a quelle più avanzate

 

Redditività economica elemento essenziale per l’introduzione e la diffusione di un’innovazione, per cui la stima dei benefici economici dell’AP è un aspetto rilevante per la divulgazione di questa tecnologia

Autovalutazione

Una resistenza culturale

L’attenzione degli agricoltori si concentra molto sugli aiuti comunitari e sui capitali:

  • si preferiscono le politiche di breve periodo anziché investire nella competitività di lungo periodo.

 

La riluttanza all’innovazione è il maggiore ostacolo alla diffusione dell’AdP

 

La resistenza all’introduzione dell’AP nell’agricoltura italiana deriva:

  • non tanto dall’entità dell’investimento iniziale, ma dalla difficoltà a comprenderne i vantaggi rispetto alle tecnologie attuali,
  • da una forte resistenza degli operatori rispetto al tecniche consolidate e alla meccanizzazione tradizionale.

Il trasferimento dell'innovazione

  • I risultati della ricerca scientifica si traducono con difficoltà in pratiche agricole innovative.

 

  • Serve maggiore integrazione tra il sistema della conoscenza e il mondo agricolo e rurale.

Gli incentivi PSR per innovare

Autovalutazione

Il Partenariato Europeo per l'Innovazione (PEI)

Cooperazione a supporto del trasferimento delle innovazioni:

  • il PEI “Partenariato europeo per l’innovazione”;
  • misure PSR 16.1 e 16.2.

 

Il Partenariato europeo per l’innovazione mira al potenziamento della ricerca e dell’innovazione e favorisce un nuovo approccio interattivo all'innovazione, in tutti i settori dell’economia europea.

 

Specifico PEI per Il settore agricolo e agroalimentare che ha per tema
“Produttività e sostenibilità dell'agricoltura" (Pei-Agri).

I Gruppi Operativi per l'Innovazione (GOI)

Lo strumento per attuare il PEI-Agri sono i gruppi operativi per l’innovazione (GOI).

 

I GOI:

  • sono costituiti da soggetti come agricoltori, ricercatori, consulenti e imprenditori operanti nel settore agroalimentare
  • si riuniscono su tematiche di interesse comune per portare avanti un progetto di trasferimento dell'innovazione.

Conclusioni

L’utilizzo di tecnologie di AdP nel mondo è in aumento e si sta rapidamente diffondendo tra i Paesi più meccanizzati.

 

I vantaggi dell’AdP sono rilevantissimi sia sotto il profilo economico, che ambientale e sociale.

 

L’AdP realizza pienamente il futuro dell’agricoltura, basato sull’intensificazione sostenibile e sull’agricoltura smart.

 

L’AdP offre benefici all’agricoltura italiana, per tutte le aziende, anche quelle di piccole dimensioni e frammentate.

 

L’AdP è uno strumento utile all’agricoltura italiana che mira sui prodotti di qualità.

 

La politica europea mette a disposizione nuovi strumenti per incentivare l’innovazione in agricoltura.

Autovalutazione

Approfondimenti

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Autore

Angelo Frascarelli

Università degli Studi di Perugia, docente di Economia e Politica Agraria e Politica Agroalimentare

Autore di numerose pubblicazioni e relazioni a convegni su: obiettivi e strumenti della politica agricola comunitaria; economia dei mercati agricoli; agroenergie; multifunzionalità dell'agricoltura; produzioni agroalimentari tipiche.

Riferimenti e collaborazioni

Questa unità didattica è stata sviluppata all'interno del progetto formativo pilota realizzato dal Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del CREA, nell'ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale 2014-2020 (scheda progetto 25.1).

 

Responsabile scheda 25.1 - Il sistema della conoscenza e dell'innovazione per l'agroalimentare italiano

  • Anna Vagnozzi (coordinamento attività progettuali)


Referenti attività 2.1 - Strumenti conoscitivi e di formazione

  • Andrea Arzeni e Andrea Bonfiglio (revisione e pubblicazione dei contenuti multimediali) 

La progettazione del percorso formativo è stata sviluppata in collaborazione con Veneto Agricoltura che ha  pianificato le tematiche e strutturato le lezioni.

Il percorso formativo è stato sperimentato, prevalentemente in remoto, grazie alla partecipazione del gruppo pilota formato da tecnici selezionati dalle Organizzazioni professionali agricole.

Si ringrazia in particolare gli esperti degli enti formativi di CIPA.AT, ENAPRA, INIPA, che hanno contribuito alla progettazione ed alla sperimentazione suggerendo revisioni e miglioramenti.

 

Credits

Rur@Lab
Versione 3.0
Copyright © CREA 2017-2020
Rur@Lab è un programma per la creazione di unità didattiche multimediali per il web al servizio di formatori (scheda attività CREA 25.1) realizzato nell'ambito della Rete Rurale Nazionale (RRN) 2014-2020
La RRN è gestita dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
La RRN è il programma con cui l'Italia partecipa al più ampio progetto europeo (Rete Rurale Europea) che accompagna e integra tutte le attività legate allo sviluppo delle aree rurali per il periodo 2014-2020
Rur@Lab è un programma realizzato da Andrea Bonfiglio presso il Centro Politiche e Bioeconomia - Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'analisi dell'Economia Agraria (CREA)